A seguito della indagine conoscitiva in relazione agli apparecchi acustici iniziata nel 2023 l’Antitrust ha trasmesso una segnalazione al Parlamento, ai Ministeri della Salute e dell’Economia e ad altre Autorità per segnalare scarsa trasparenza delle condizioni commerciali praticate al pubblico e la difficoltà da parte dei consumatori di avere informazioni chiare sia tecniche sia sul prezzo dell’apparecchio e dei servizi connessi che vengono solitamente venduti abbinati e senza alcuna distinzione.
Ed infatti la spesa principale è collegata ai servizi ma la circostanza non viene percepita dai consumatori.
Per questo l’Antitrust ha segnalato alle Autorità preposte l’opportunità di garantire una chiara e distinta indicazione al pubblico del prezzo dell’apparecchio rispetto a quello dei servizi.
Dall’indagine sono, inoltre, emerse difficoltà nelle procedure di acquisto pubblico degli apparecchi acustici forniti dal Servizio Sanitario Nazionale dovute sia ad una normativa poco chiara sia alla opposizione dei principali operatori commerciali.
In Italia ci sono almeno 7 milioni di persone che soffrono di problemi di udito di cui circa 2 milioni e mezzo utilizzano già un apparecchio acustico con un prezzo medio di acquisto tra i 1.500 e i 2.100 euro.
Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Lombardia con l’utilizzo dei fondi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ai sensi del D.M. 6 maggio 2022