Dopo le istruttorie e i provvedimenti cautelari assunti nei confronti di Dolomiti, E.on, Iberdrola ed Iren l’Antitrust apre sette nuove istruttorie con altrettanti provvedimenti cautelari nei confronti di Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea e Engie, società che rappresentano circa l’80% del mercato.
Sulla base dell’attività preistruttoria svolta dall’Antitrust nei confronti di 25 imprese è emerso che sono state trasmesse 7.546.963 comunicazioni di variazione delle condizioni economiche delle quali ben 2.667.127 avrebbero già subito un ingiustificato aumento di prezzo.
Ricordiamo che con il Decreto Aiuti Bis (art. 3 D.L. 115 del 9 agosto 2022) è stata stabilita la sospensione fino al 30 aprile 2023 dell’efficacia di ogni eventuale clausola contrattuale che consente all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas di modificare unilateralmente le condizioni generali del contratto relative alla definizione del prezzo ancorché sia contrattualmente riconosciuto il diritto di recesso alla controparte.
Nella norma è anche previsto che sempre fino al 30 aprile 2023 sono inefficaci i preavvisi comunicati prima della data di entrata in vigore del decreto (10.8.2022), salvo che le modifiche contrattuali si siano già perfezionate.
L’Antitrust contesta a tutte le sette Società la mancata sospensione delle comunicazioni di proposta di modifica unilaterale dei contratti inviate prima del 10 agosto 2022 e dopo tale data l’invio di proposte di aggiornamento o rinnovo di carattere peggiorativo giustificandole con l’asserita scadenza delle offerte a prezzo fisso.
A seguito dei provvedimenti cautelari emessi le società energetiche indicate dovranno sospendere le condizioni economiche peggiorative applicate e comunicare all’Autorità le misure che intendono adottare. I provvedimenti cautelari potranno essere confermati o meno dall’Autorità a seguito delle difese che effettueranno in questi giorni le imprese.
Articolo realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Lombardia con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. D.M. 10.08.2020