Non si arresta la corsa dei prezzi. L’inflazione a maggio, attestandosi al +6,8% su base annua, ha raggiunto un livello che non si toccava dal novembre del 1990, oltre trent’anni fa. Senza i rincari dei beni energetici, ossia senza il caro carburanti e il caro bollette, sarebbe al 3,6% rispetto a maggio 2021. I rialzi di luce, gas e gasolio, accrescendo i costi di produzione e di distribuzione, hanno fatto poi decollare anche i prezzi dei prodotti alimentari, abitualmente trasportati su gomma, passati dal +2,8% del dicembre 2021 al +5% di febbraio, fino al +7,6% di maggio. Una progressione allarmante.
E in Lombardia? Se a febbraio l’inflazione annua era al +5,1%, 0,6 punti percentuali meno rispetto alla media nazionale pari al 5,7%, a maggio l’indice dei prezzi per i lombardi è salito al 6,6%, poco sotto al 6,8% dell’Italia. Insomma, se mesi fa la Lombardia era più virtuosa, ora non è più così e la distanza con le altre regioni si è ridotta.
La conseguenza è che ora la Lombardia si colloca al 2° posto della classifica delle regioni con il maggior aumento del costo della vita rispetto a maggio 2021 (cfr. tabella n. 1), pur essendo solo al 12° posto in quanto a inflazione. Va ricordato, infatti, che l’indice dell’Istat misura la variazione dei prezzi, ma poi conta anche il livello di partenza dei prezzi e quanto si spende in consumi. Ad un’inflazione più bassa, quindi, può corrispondere un più alto incremento della spesa se questa era in precedenza più elevata. Insomma, il 10% di 100 è meno del 9% di 200.
E’ quello che succede in Lombardia, dove l’inflazione pari al 6,6% si traduce nella seconda maggior spesa aggiuntiva annua, equivalente, in media, a 1715 euro a famiglia. Al primo posto di questa non gratificante classifica il Trentino Alto Adige dove, a fronte di un rialzo dei prezzi del 9%, una famiglia media spende 2339 euro in più su base annua. Al terzo posto l’Emilia Romagna, dove la crescita dei prezzi del 7% genera un esborso supplementare pari, per una famiglia tipo, a 1665 euro. La regione più risparmiosa è il Molise, +5,8%, pari a 1062 euro, seguita da Puglia (+7,2%, +1166 euro) e Marche (+6%, +1170 euro). In Italia il +6,8% si traduce in un rincaro annuo medio pari a 1478 euro, 237 euro in meno rispetto a quanto pagano i lombardi.
Insomma, l’Italia non è tutta uguale e ogni regione ha la sua inflazione e, soprattutto, il suo aumento del costo della vita. Se analizziamo le 12 divisioni in cui si scompone l’indice generale dei prezzi (cfr. tabella n. 2), queste differenze si notano ancor di più. La Lombardia va meglio rispetto alla media dell’Italia per i Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+5,7% il rialzo annuo di maggio contro +7,4%) e per i Servizi sanitari e le spese per la salute (rispettivamente +0,4% e +0,8%), ma va peggio per un’altra spesa obbligata, quella di Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili dove registra un +28,4% mentre l’Italia si ferma al 26,4%. Meno preoccupante, invece, non trattandosi di una spesa necessaria, il rincaro maggiore dei Servizi ricettivi e di ristorazione, 7,1% contro il 6% dell’Italia. Inoltre, vanno distinte le ragioni dell’inflazione dalle conseguenze. Se gli effetti sono sempre negativi, poiché gli aumenti riducono il potere d’acquisto delle famiglie che, così, faticano maggiormente ad arrivare alla fine del mese, le cause dell’inflazione possono essere positive e dipendere da una ripresa della domanda, come forse accade per i ristoranti e gli alberghi della Lombardia.
Tabella n. 1: Classifica delle regioni più rincarate nel mese di maggio, in termini di spesa aggiuntiva annua
N | Regioni | Rincaro annuo per la famiglia media
(in euro) |
Inflazione
annua di maggio |
1 | Trentino Alto Adige | 2339 | 9 |
2 | Lombardia | 1715 | 6,6 |
3 | Emilia-Romagna | 1665 | 7 |
4 | Veneto | 1648 | 7,2 |
5 | Friuli-Venezia Giulia | 1643 | 7,2 |
6 | Umbria | 1626 | 7,2 |
7 | Sicilia | 1551 | 8,3 |
8 | Valle d’Aosta | 1510 | 6,1 |
9 | Liguria | 1506 | 7,3 |
ITALIA | 1478 | 6,8 | |
10 | Toscana | 1462 | 6,6 |
11 | Abruzzo | 1436 | 7,2 |
12 | Lazio | 1402 | 6,3 |
13 | Piemonte | 1397 | 6,4 |
14 | Sardegna | 1321 | 7,5 |
15 | Calabria | 1244 | 6,8 |
16 | Campania | 1239 | 6,5 |
17 | Basilicata | 1181 | 6,1 |
18 | Marche | 1170 | 6 |
19 | Puglia | 1166 | 7,2 |
20 | Molise | 1062 | 5,8 |
Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat
Tabella n. 2: inflazione annua di maggio 2022 per divisioni di spesa
ITALIA | LOMBARDIA | |
Indice generale dei prezzi | 6,8 | 6,6 |
01: — prodotti alimentari e bevande analcoliche | 7,4 | 5,7 |
02: — bevande alcoliche e tabacchi | 0,8 | 0 |
03: — abbigliamento e calzature | 1,6 | 1,4 |
04: — abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili | 26,4 | 28,4 |
05: — mobili, articoli e servizi per la casa | 4,5 | 5 |
06: — servizi sanitari e spese per la salute | 0,8 | 0,4 |
07: — trasporti | 10,8 | 10,9 |
08: — comunicazioni | -3,6 | -4,5 |
09: — ricreazione, spettacoli e cultura | 0,9 | 0,7 |
10: — istruzione | -0,5 | -0,4 |
11: — servizi ricettivi e di ristorazione | 6 | 7,1 |
12: — altri beni e servizi | 1,5 | 1,1 |
Articolo realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Lombardia con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico D.M. 10.08.2020.