Al primo posto tra le richieste più frequenti dei consumatori ai nostri sportelli nei 6 mesi considerati ci sono, con il 35% del totale, le problematiche legate ai c.d. contratti relativi a beni/servizi di consumo intese quali ad esempio questioni inerenti al diritto di garanzia, al diritto di recesso per i beni acquistati a distanza o al di fuori dei locali commerciali, alla mancata consegna del bene o a consegna di beni diversi da quanto pattuito ovvero non conformi, a problemi relativi alla installazione, riparazione o al montaggio del bene come pure alla mancata o parziale fornitura del servizio. Per quanto concerne la garanzia numerosi consumatori evidenziano che il venditore del bene, dopo avere ricevuto la denuncia vizi dall’acquirente consumatore, indirizzi lo stesso a terzi soggetti (casa produttrice, riparatore …) nonostante la normativa in proposito attribuisca l’onere dell’eliminazione dei vizi ovvero la sostituzione del bene difettoso allo stesso venditore. Altra criticità segnalata dai consumatori agli sportelli riguarda l’esercizio del diritto di recesso per i contratti stipulati a distanza o al di fuori dei locali commerciali. Un’ulteriore causa di disagio per i consumatori riguarda la mancata consegna del bene acquistato o la consegna di beni diversi ovvero difettosi. Questo genere di problematica si riscontra più spesso con gli acquisti online di beni.
Il settore energetico continua ad essere una importante fonte di criticità per i consumatori utenti. Come riscontrato agli sportelli, a favorire i problemi per gli utenti contribuisce la pratica dei contratti stipulati a distanza. I cittadini consumatori vengono contattati telefonicamente da soggetti che si qualificano come operatori dell’azienda fornitrice l’energia i quali riferiscono che è necessario a causa di motivi diversi stipulare un nuovo contratto. Il consumatore si accorge solo successivamente, ricevute le prime bollette, che in realtà l’erogatore dell’energia o del gas è cambiato come pure le condizioni contrattuali. In proposito preme evidenziare che diverse segnalazioni da parte di consumatori agli sportelli riferiscono di essere stati contattati anche da operatori che si qualificavano come appartenenti alle associazioni dei consumatori così da creare maggior affidamento nell’utente al fine della stipula di un nuovo contratto di luce e gas. Questo tipo di pratica commerciale, peraltro, è diffusa anche nel settore telecomunicazioni.
Un ulteriore problema frequentemente evidenziato agli sportelli riguarda il prezzo applicato a contratti di una certa durata fissa a condizioni di prezzo prestabilite. In sostanza il consumatore riceve una bolletta con il prezzo del gas al metro cubo moltiplicato rispetto alla bolletta precedente per poi scoprire che il contratto a prezzo fisso precedentemente stipulato è scaduto. L’erogatore ha l’onere di comunicare un certo tempo prima della scadenza il termine del contratto e le condizioni di un nuovo eventuale contratto ma riferiscono spesso i consumatori di non avere ricevuto alcuna comunicazione. Numerosi consumatori anche a causa della fine del mercato tutelato si trovano in difficoltà e chiedono informazioni ed aiuto agli sportelli del consumatore. In particolare si riscontrano criticità, non solo conoscitive, per la stipula di contratti da parte di soggetti “vulnerabili”. Si segnalano infatti difficoltà per i cittadini ultra 75enni i quali pur avendo un contratto a mercato libero hanno la possibilità di usufruire di un contratto tutelato di vulnerabilità.
Un breve cenno infine riguarda il comparto dei “servizi bancari e finanziari”. Crescono le richieste di aiuto relative alla sottrazione fraudolenta di denaro dal conto corrente favorite dall’espandersi dall’utilizzo dei sistemi online sia “tradizionali” sia mobile. Si segnalano poi le criticità legate alla riscossione di vecchi buoni fruttiferi postali e alle difficoltà manifestate dai consumatori in ordine al pagamento dei mutui a causa soprattutto dei tassi di interesse notevolmente aumentati.
Informazione nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Lombardia con l’utilizzo dei fondi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ai sensi del D.M. 6 maggio 2022