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INFLAZIONE: A MAGGIO SCENDE AL 7,6%

A maggio l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) registra un aumento dello 0,3% su base mensile e del 7,6% su base annua, dal +8,2% del mese precedente.

Insomma, i prezzi continuano a salire, ma meno rispetto ad aprile quando, anche a causa del ripristino degli oneri di sistema sulle bollette della luce e di gran parte di quelli del gas, l’inflazione aveva rialzato la testa, interrompendo un cammino virtuoso che durava ininterrottamente da novembre 2022, mese nel quale si era arrivati a +11,8%.

Una buona notizia, quindi, anche se non entusiasmante, visto che con il +7,6% si è semplicemente tornati ai livelli di marzo, mentre in tutta Europa, salvo l’Olanda, l’inflazione di maggio è più bassa di quella di marzo. Ora speriamo che questo andamento discendente si confermi nei prossimi mesi, cosa possibile se le quotazioni del gas a livello internazionale non riprenderanno a decollare.

Anche in Lombardia, dopo che nel mese di aprile i prezzi si erano infiammati, crescendo dal 7,5% di marzo al 7,9%, a maggio tornano a raffreddarsi, scendendo al 7,2%. Per trovare un valore più basso si deve arrivare al mese di maggio del 2022 quando era +6,6%.

Analizzando le dodici divisioni di spesa che compongono l’inflazione generale della Lombardia, a maggio il primato dei rincari su base annua è sempre per Abitazione, elettricità e gas, +12,7%, anche se è in notevole e costante calo rispetto al +55,8% segnato a novembre 2022. Al secondo posto i Prodotti alimentari e le bevande analcoliche (+11,1%), in attenuazione rispetto ai mesi precedenti (11,7% ad aprile), ma non abbastanza e in modo troppo altalenante se si pensa che a gennaio si era già a +11,8%. Medaglia di bronzo per i Servizi ricettivi e di ristorazione, +8,8% su maggio 2022.

Venendo alla classifica delle città più care, non in valore assoluto ma in termini di aumento del costo della vita, è Milano la città che, pur avendo un’inflazione tendenziale pari a +7,9%, appena sopra la media nazionale pari al 7,6%, ha la maggior spesa aggiuntiva annua d’Italia, pari a 2145 euro per una famiglia media (2564 euro per una famiglia di 3 persone). Medaglia d’argento per Genova, la città che ha il record dell’inflazione, +9,5%, e un incremento di spesa annuo pari a 2071 euro a famiglia. Sul gradino più basso del podio Bolzano che con +7,7% ha una spesa supplementare pari a 2046 euro annui per una famiglia tipo.

Per quanto riguarda le altre città lombarde (tabella n. 2), al secondo posto Mantova (8° posto nella graduatoria nazionale), dove l’inflazione del 7,7% determina una spesa addizionale pari a 1955 euro su base annua per una famiglia media, importo che sale a 2363 euro per un nucleo di 3 componenti. Medaglia di bronzo a Varese (9° posto in Italia), dove il rialzo dei prezzi del 7,4% genera un esborso extra pari mediamente a 1951 euro a famiglia, che diventa pari a 2344 euro per una famiglia di 3 persone.

Seguono Lodi (+7,3%, +1853 euro e +2240 euro per un nucleo di 3 membri), prima città a stare sotto la media lombarda (+7,2%, +1871 e +2253 euro), Lecco (+7,2%, +1828 e +2210 euro), al sesto posto Pavia (+6,9%, +1819 e +2185 euro), poi Como (+6,8%, +1793 e +2154 euro), Brescia (+6,7%, +1767 e +2122 euro) e Bergamo (+6,6 %, +1740 e +2090 euro). Chiude la top ten Cremona, dove grazie all’inflazione al 6,1%, la terza inflazione più bassa d’Italia dopo Potenza (+5%) e Catanzaro (+6%), la vita costa mediamente “solo” 1609 euro a famiglia su base annua, 1932 euro per 3 componenti, unica città lombarda a stare sotto l’incremento di spesa medio nazionale (+1652 e +2016 euro).

Analizzando i dati delle città più nel dettaglio, si trovano alcuni rincari anomali rispetto al resto d’Italia che richiederebbero un’analisi ulteriore da parte delle istituzioni locali per individuarne le cause e, laddove possibile, rimuoverle, calmierando così i prezzi.

Como, ad esempio, è al secondo posto in Italia per i servizi ospedalieri (cliniche private) che costano il 14,6% in più rispetto allo scorso anno (contro un +0,8% medio nazionale) e al primo posto per quanto riguarda la scuola dell’infanzia privata e la scuola primaria privata con un +11,7% (+2,4% in Italia).

Non va meglio a Milano dove si registra il record italiano per gli affitti per l’abitazione, che da maggio 2022 aumentano del 4,8% (contro una media del 2,3%) e il 3° posto per i servizi di alloggio (alberghi, pensioni, campeggi …) con +27,7% (+13,6% in Italia). Cremona svetta, invece, per i corsi d’istruzione e di formazione, con un balzo da primato del 21,4% (+0,6% in Italia). Lecco è terza per i servizi come tariffe amministrative e servizi funebri con +7% (+2,9% in Italia) e, insieme a Lodi, è in prima posizione in Italia per i prezzi delle calzature che rincarano in un anno del +7,7% contro un dato nazionale del 2,4%.

Ovviamente le voci che destano maggiore preoccupazione sono quelle relative alle spese obbligate, come gli affitti, mentre sono meno allarmanti i rialzi delle spese facoltative come gli alberghi o le calzature. Chi non può permettersi quei prezzi, infatti, può sempre rinunciare o rinviare l’acquisto in attesa di tempi migliori.

Tabella n. 1: inflazione tendenziale della Lombardia per divisioni di spesa

Nov-2022 Dic-2022 Gen-2023 Feb-2023 Mar-2023 Apr-2023 Mag-2023
Indice generale 11,2 11 9,9 9 7,5 7,9 7,2
01: Prodotti alimentari e bevande analcoliche 12,1 12,1 11,8 12,2 12,5 11,7 11,1
02: Bevande alcoliche e tabacchi 1,9 1,8 1,8 3 3,7 3,7 3,7
03: Abbigliamento e calzature 2,8 2,9 3,2 3,1 3,1 3,7 3,6
04: Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili 55,8 53,2 35,3 26,3 14,3 14,9 12,7
05: Mobili, articoli e servizi per la casa 7,8 8,2 9,1 8,4 7,8 7,4 7,3
06: Servizi sanitari e spese per la salute 0,7 0,9 1,4 1,6 2 1,9 1,9
07: Trasporti 7,5 7 8 7,2 3,6 5,9 3,6
08: Comunicazioni -2,1 -1,7 0 2,3 1,2 0,3 0,5
09: Ricreazione, spettacoli e cultura 1,9 4,2 4,2 3,9 4,7 6,1 5,9
10: Istruzione 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7
11: Servizi ricettivi e di ristorazione 8,8 8,7 8,2 9,3 9,3 9,6 8,8
12: Altri beni e servizi 2,9 3,1 3,7 3,6 3,5 4,4 4,4

Tabella n. 2: Classifica delle città più rincarate della Lombardia in termini di spesa aggiuntiva annua (in ordine decrescente di spesa)

N. Territorio Rincaro annuo

per famiglia media

(in euro)

Rincaro annuo

per famiglia di 3 persone (in euro)

Inflazione

annua di maggio

1 Milano 2145 2564 7,9
2 Mantova 1955 2363 7,7
3 Varese 1951 2344 7,4
LOMBARDIA 1871 2253 7,2
4 Lodi 1853 2240 7,3
5 Lecco 1828 2210 7,2
6 Pavia 1819 2185 6,9
7 Como 1793 2154 6,8
8 Brescia 1767 2122 6,7
9 Bergamo 1740 2090 6,6
ITALIA 1652 2016 7,6
10 Cremona 1609 1932 6,1

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

Articolo realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Lombardia con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico D.M. 10.08.2020