L’inflazione non si arresta. A giugno i prezzi salgono dell’1,2% rispetto a maggio e dell’8% su giugno 2021. Un livello che non si aveva dal gennaio 1986, oltre 36 anni fa, quando raggiunse l’8,2%.

Il peggioramento riguarda tutta l’Italia, Lombardia compresa che, mentre a maggio aveva un’inflazione annua ancora inferiore alla media nazionale, +6,6% contro +6,8%, ora supera quella italiana: +8,1% contro 8%.

In termini di aumento del costo della vita, significa che in media una famiglia lombarda ha un incremento di spesa pari a 2105 euro su base annua, contro i 1739 euro dell’Italia, un aggravio di spesa secondo solo a chi abita in Trentino Alto Adige, dove una famiglia media paga 2417 euro in più.

Ma in alcune città lombarde va ancora peggio. Il primato spetta a Milano, che a giugno registra un’inflazione annua del 9% e si colloca al secondo posto, dopo Bolzano, della classifica delle città italiane più rincarate, con una maggior spesa aggiuntiva annua pari a 2443 euro per una famiglia media milanese. Male anche Brescia, che si colloca al 4° posto di questa non gratificante top ten, con un’inflazione dell’8,5% e un esborso addizionale di 2241 euro.

Per quanto riguarda le altre città lombarde monitorate dell’Istat (cfr. tabella), male Varese, terza con un’inflazione dell’8,4%, malino anche Mantova, che con +8% si colloca sotto la media della Lombardia (+8,1%) ma resta pari al resto d’Italia (+8%). Meglio per le altre città, in particolare Lodi, la più virtuosa con +6,2%.

La ragione di questa impennata dei prezzi è quella già denunciata, ossia i rialzi dei beni energetici (luce, gas e carburanti) che, essendo costi di produzione e di distribuzione per tutte le imprese e gli esercizi commerciali, sono stati traslati sui consumatori e sui prezzi finali dei beni e dei servizi. Lo attesta anche l’Istat, secondo la quale “le tensioni inflazionistiche continuano a propagarsi dai beni energetici agli altri comparti merceologici, nell’ambito sia dei beni sia dei servizi“.

Articolo realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Lombardia con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. D.M. 10.08.2020