Una buona notizia per chi è rimasto nel mercato tutelato, ossia il mercato in cui i prezzi vengono decisi trimestralmente da Arera, l’Autorità dell’energia elettrica ed il gas.
Dal 1° aprile e fino al 30 giugno, per una famiglia tipo, il prezzo dell’elettricità è sceso del 10,2% rispetto al primo trimestre 2022, mentre quello del gas è diminuito del 10%.
Una famiglia tipo è definita da Arera come una famiglia che ha consumi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW (il contatore della luce) e per il gas ha consumi di 1.400 metri cubi annui. Si tratta della solita media del pollo di Trilussa tra chi abita in Sicilia ed è in zona climatica B con 8 ore di accensione giornaliere tra il 1° dicembre e il 31 marzo e chi, come i lombardi, abita in comuni in zona climatica E, con accensione dei caloriferi per 14 ore al giorno, dal 15 ottobre al 15 aprile.
Il ribasso del 10%, però, per quanto sia un miglioramento, non deve trarre in inganno. Il calo, infatti, non compensa minimamente i rincari che si sono registrati a partire da giugno 2021. Infatti, confrontando i prezzi del secondo trimestre 2022 con quelli del corrispondente periodo dello scorso anno, la luce costa il 98,5% in più, mentre il gas si impenna del 68,4%. Questo significa che la bolletta della luce di questo trimestre salirà di 139 euro rispetto al secondo trimestre 2021, passando, per la famiglia tipo, da 140 a 279 euro. Per il gas, visto che per fortuna dal 15 aprile si spegneranno i caloriferi, le famiglie spenderanno da aprile a giugno 104 euro, contro i 62 del secondo trimestre 2021, con un aggravio pari a 42 euro. Una maggior spesa complessiva pari, quindi, a 181 euro.
Insomma, le bollette continuano ad essere da infarto e restano insostenibili per troppe famiglie.
Che fare in questo caso?
Rateizzare! Non è il massimo, significa rinviare il problema, ma se non ce la fate a pagare la bolletta è l’unico rimedio possibile. L’ultima legge di Bilancio, la legge n. 234 del 30/12/2021, all’art. 1 comma 509 consente, per le fatture emesse tra il 1° gennaio 2022 e il 30 aprile 2022 (possibile una proroga), un piano di rateizzazione di durata non superiore a dieci mesi. Le modalità sono pessime: dovete aspettare che la fattura scada e sia sollecitata dal venditore e la prima rata è pari al 50% del totale. Il consumatore, però, può verificare se il proprio gestore offre condizioni più vantaggiose. Molte aziende, infatti, anche a seguito di nostre sollecitazioni, hanno attivato soluzioni migliorative rispetto a quelle insoddisfacenti previste dalla legge e attuate da Arera.
Altri rimedi? Si, qualcosa si può fare. Oltre a cambiare fornitore, passando al mercato libero, opzione, però, che presenta molti rischi in questo momento, forse troppi, e che si può fare, comunque, solo seguendo precise precauzioni (ne parleremo in un prossimo articolo), si può risparmiare.
Meno consumate, meno pagate. Scontato, ma vero. Sprecare è un vero e proprio delitto di questi tempi. Ci sono anche soluzioni a costo zero per risparmiare energia. Di seguito cinque semplici suggerimenti:
GAS:
1) Ridurre la temperatura in casa e mettere un maglione più pesante. Ogni grado in meno consente un risparmio tra il 5% e il 10% di consumo in meno. Con il gas che al metro cubo ora costa, nel mercato tutelato, 1,24 euro (1,2362), significa un risparmio annuo, per una famiglia tipo, tra 87 e e 173 euro. La percentuale di risparmio dipende dalla zona climatica (10% per zona più fredda E, come in Lombardia, 5% per più calda B, come la Sicilia), da quanto la casa è isolata termicamente (più è efficiente e meno si risparmia e ci si avvicina al 5%, più è un colabrodo più ci si avvicina al 10%).
2) Non coprite i termosifoni. No, quindi, a mensole o peggio ancora a copricalorifero che impediscono all’aria di circolare liberamente.
3) Mettete pannelli riflettenti dietro i termosifoni. Li trovate dal ferramenta, basta anche la carta stagnola.
4) Abbassate le tapparelle di notte e chiudete le tende se non ci sono caloriferi (altrimenti vanno tenute aperte).
5) Aprite le finestre … per poco. Per rinnovare l’aria in casa meglio aprire tutte le finestre per 5 minuti piuttosto che lasciare aperto un spiffero per ore.
LUCE:
In primo luogo ricordatevi che gli elettrodomestici che consumano di più sono quelli che hanno delle resistenze e producono calore: boiler elettrico, lavastoviglie, ferro da stiro, forno elettrico, stufa elettrica, phon e così via.
1) Boiler. Se avete ancora lo scaldacqua elettrico cercate, se possibile, soluzioni alternative. Altrimenti riducete la temperatura del termostato. Se non dovete scaldarla di più per mischiarla con la fredda così da farla bastare a più persone, 46 gradi sono sufficienti.
2) Lavatrice. Fatela andare solo a pieno carico. Non è necessario lavare tutto a 90° C. Il dispositivo d’asciugatura è molto dispendioso in termini energetici.
3) Frigorifero. Riducete al minimo l’apertura della porta. Se non avete un frigor no frost, sbrinatelo ogni 6 mesi. Sono sufficienti 2 mm di ghiaccio per aumentare già i consumi. Se le guarnizioni di gomma dello sportello sono deteriorate, sostituitele.
4) Lavastoviglie. Fatela andare solo a pieno carico. Una pessima abitudine è farla andare lo stesso solo perché mancano pochi piatti per riempirla.
5) Stand-by. Spegnete le spie luminose. Il consumo d’elettricità è basso, ma eliminando tutte le luci delle spie si risparmia parecchio.
Articolo realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Lombardia con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. D.M. 10.08.2020