In questa sezione potete trovare un elenco di alcuni fra
gli aiuti ottenibili dalle famiglie in difficoltà economica:
- Bonus elettrico
- Bonus gas
- Buono famiglia per i cittadini a basso reddito e un familiare ricoverato
- Prestito sull'onore (a interessi
0)
- Contributo per l'affitto a
favore di chi ha perso il lavoro
- Sospensione mutui per le famiglie
in difficoltà
- Accordo ABI-CEI per il microcredito
alle famiglie in difficoltà
- Fondo Famiglia Lavoro di
Bergamo
BONUS ELETTRICO
D. Che cosa è il “bonus elettrico”
?
R. E’ un risparmio sulla spesa dell’energia elettrica
che può essere richiesto in determinati casi:
- per l’abitazione di residenza con potenza fino a
3 kw (o fino a 4,5 kw per un nucleo familiare di residenti
superiore a 4 persone) quando il nucleo familiare ha un indicatore
ISEE non superiore a 7.500 euro, oppure
- per l’abitazione di residenza con potenza fino a 3
kw (o fino a 4,5 kw per un nucleo familiare di residenti superiore
a 4 persone) quando nel nucleo familiare ci sono più
di tre figli a carico e con indicatore ISEE non superiore
a 20.000 euro, oppure
- senza limitazioni di residenza o potenza impegnata quando
vi è un ammalato grave che deve usare macchine elettromedicali
per il mantenimento in vita; quest’ultimo bonus è
cumulabile con i precedenti in presenza dei relativi requisiti
D. A quanto ammonta il bonus ?
R. Per il 2009 l’importo annuo è di 58 euro
per un nucleo familiare fino a 2 persone, 75 euro per 3/4
persone, 130 euro per più di quattro persone, 144 euro
per i malati gravi.
D. Che cosa devo fare per avere il bonus ?
R. Bisogna rivolgersi al proprio Comune di residenza od eventualmente
ad altro Istituto designato dal Comune, come ad esempio i
Caf. C’è un modulo da compilare che può
essere ritirato in Comune o scaricato dal sito dell’Autorità
per l’energia Elettrica e il Gas www.autorita.energia.it
D. Quanto tempo vale il bonus ?
Il bonus ha una durata di 12 mesi. Per poterlo avere anche
l’anno successivo bisogna fare una richiesta di rinnovo
entro due mesi dalla scadenza. Per i malati gravi, invece,
il bonus sarà valido senza necessità di rinnovo
fino a quando permanga la necessità di utilizzare macchine
elettriche salvavita
BONUS GAS
D. Che cosa è il “bonus gas” ?
R. E’ un risparmio sulla spesa del gas per le famiglie
numerose (con indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro
e più di tre figli a carico) o a basso reddito (con
indicatore ISEE non superiore a 7.500 euro). Vale solo per
il gas metano distribuito a rete per l’abitazione di
residenza.
D. A quanto ammonta il bonus ?
R. L’ammontare del bonus viene determinato annualmente
dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed
il Gas per consentire un risparmio del 15% circa sulla spesa
media annua presunta. Il valore del bonus sarà, poi,
differente a seconda della tipologia di utilizzo, del numero
delle persone residenti nell’abitazione e della zona
climatica di residenza. Per il 2009, ad esempio, il bonus
potrà essere di un valore compreso tra un minimo di
25 euro e un massimo di 160 per nuclei familiari con meno
di quattro persone oppure tra un minimo di 40 euro e un massimo
di 230 per famiglie con più di quattro persone.
D. Che cosa bisogna fare per avere il bonus ?
R. Bisogna rivolgersi al proprio Comune di residenza o eventualmente
ad altro Istituto designato dal Comune come ad esempio i Caf.
C’è un modulo da compilare che può essere
ritirato in Comune o scaricato dal sito dell’Autorità
per l’Energia Elettrica e il Gas www.autorita.energia.it
D. Quanto tempo vale il bonus ?
R. Il bonus ha una durata di 12 mesi. Per poterlo avere anche
l’anno successivo bisognerà presentare una domanda
di rinnovo con allegata la certificazione ISEE aggiornata.
Se si presenta la domanda entro il 30 aprile 2010 il bonus
avrà effetto retroattivo al 1 gennaio 2009.
BUONO FAMIGLIA PER I CITTADINI A BASSO REDDITO
E UN FAMILIARE RICOVERATO
I cittadini con basso reddito ed un familiare ricoverato
presso strutture residenziali lombarde possono presentare
alle ASL la domanda di contributo di €uro 1.300, somma
che viene corrisposta in un’unica soluzione. Per potere
accedere al contributo è necessario presentare la domanda
entro il 5 marzo 2010 e rientrare nei parametri fissati dall’apposita
delibera della Regione Lombardia.
Chi può chiedere il buono:
- Il buono può essere richiesto dai residenti in Lombardia
che contribuiscono al pagamento della retta di un familiare,
anziano o disabile, ricoverato presso una struttura residenziale
della Lombardia.
- Inoltre nel nucleo familiare deve essere presente almeno
un figlio minorenne (sono compresi i minori in affido familiare)
e il reddito della famiglia non deve essere superiore ad un
valore IRS pari a 22.000 €uro
Oppure
- il richiedente deve essere disoccupato, in mobilità
o in cassa integrazione
Al calcolo dell’Indicatore della Situazione di Reddito
IRS concorrono: il reddito familiare e altre caratteristiche
strutturali (numero dei componenti, presenza di persone con
andicap permanenti o invalidità superiore al 66%, famiglie
monogenitoriali e famiglie con entrambi i genitori lavoratori).
Dove richiedere il buono:
La domanda per ottenere il buono va presentata presso gli
sportelli territoriali attivati a livello distrettuale nelle
ASL dal 15 febbraio al 5 marzo 2010.
Per informazioni è possibile contattare telefonicamente
il Call center di Regione Lombardia al n. 800.318.318. o rivolgersi
al personale della ASL più vicina.
(fonte www.famiglia.regione.lombardia.it)
PRESTITO SULL’ONORE PER SUPERARE LE MOMENTANEE
DIFFICOLTA’ DELLA FAMIGLIA
Si tratta di un prestito di denaro senza interessi (a tasso
zero) da restituirsi in rate mensili entro il tempo concordato
che non può essere superiore a cinque anni.
I beneficiari sono le famiglie in situazione di temporanea
difficoltà economica per il finanziamento di spese
relative alle necessità della vita familiare legate
dei seguenti eventi:
- aumento del carico familiare derivante da parti gemellari
o dall’inserimento in famiglia di uno o più figli
adottati;
- perdita o riduzione dell’attività lavorativa
di uno od entrambi i percettori di reddito per una delle seguenti
cause: decesso, stato di detenzione, stato di invalidità
accertato per il quale il soggetto risulta ancora in attesa
della prevista provvidenza economica;
- stato di disoccupazione dell’unico percettore di reddito
con età superiore a 45 anni in conseguenza di ristrutturazione
o cessazione dell’attività dell’azienda
presso cui prestava lavoro in qualità di dipendente;
- costi per l’educazione dei figli nelle famiglie numerose:
acquisto arredi/accessori per l’infanzia, pagamento
delle quote di iscrizione e integrazione rette per servizi
prima infanzia, scuola materna, attività formative,
sportive e ricreative extrascolastiche, assistenza domiciliare
spese mediche, sanitarie e socio sanitarie non coperte dalle
prestazioni a carico del Servizio Sanitario Regionale.
Le domande possono essere scaricate dalla pagina web della
Direzione Generale Famiglia della Regione Lombardia o ritirate
presso gli “Spazi Regione” della Lombardia (presenti
nei capoluoghi di provincia).
(fonte www.famiglia.regione.lombardia.it)
CONTRIBUTO PER L’AFFITTO A FAVORE DI CHI
HA PERSO IL POSTO DI LAVORO
La Regione Lombardia con una delibera del dicembre scorso
ha riaperto i termini del bando riguardante il fondo di Sostegno
Affitto a favore dei cittadini che hanno perso il posto di
lavoro.
Possono accedere al fondo le persone che hanno perso il posto
di lavoro o sono state messe in mobilità dal 1 gennaio
2009, sempre che lo stato di disoccupazione persista alla
data di presentazione della domanda.
Per presentare la domanda è poi necessario essere
titolari di un regolare contratto di locazione ed avere un
reddito ISEE FSA fino a 25.000 €uro .
Possono presentare la domanda anche i soggetti titolari di
contratti stipulati ai sensi delle disposizioni vigenti in
Regione Lombardia in materia di edilizia residenziale pubblica
in possesso di un valore ISEE non superiore a 35.000 €uro,
con esclusione dei contratti di locazione a canone sopportabile
e della locazione temporanea studenti.
La domanda per ottenere dalla Regione il contributo a fondo
perduto andrà presentata esclusivamente presso una
delle Sedi territoriali regionali e fino ad esaurimento delle
risorse disponibili.
SOSPENSIONE MUTUI PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA'
E’ stato
raggiunto l’accordo tra l’ABI (Associazione Bancaria
Italiana) e 13 Associazioni dei Consumatori, tra cui la nostra
Unione, per la sospensione dei mutui per le famiglie in difficoltà
a seguito della crisi. L’accordo prevede la sospensione
del rimborso dei mutui per almeno 12 mesi. La sospensione
si applica:
- ai mutui di importo fino a 150.000 euro relativi all’acquisto,
costruzione o ristrutturazione dell’abitazione principale
- in presenza di un reddito imponibile fino a 40.000 euro
all’anno
- a chi ha subito o subisce nel biennio 2009-2010 eventi
particolarmente negativi (morte, perdita del lavoro, cassa
integrazione, insorgenza di condizioni di non autosufficienza)
I dettagli dell’accordo sono reperibili sul sito dell’ABI
www.abi.it (dicembre 2009)
ACCORDO ABI-CEI PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA'
E’ stato sottoscritto un accordo tra l’ ABI (Associazione
Bancaria Italiana) e la CEI (Conferenza Episcopale Italiana)
che prevede un programma nazionale di microcredito per le
famiglie in difficoltà a seguito della crisi economica.
Sul sito dell’abi (www.abi.it)
è disponibile l’elenco delle banche aderenti
con le condizioni applicate (dicembre 2009)
BERGAMO: UN FONDO PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA'
Il Comune di Bergamo
insieme a Fondazione MIA e Caritas Diocesana Bergamasca ha
costituito il “Fondo Famiglia Lavoro” per sostenere
le persone che a causa della crisi economica si trovano in
situazione di bisogno per la perdita del lavoro. Può
accedere al fondo chi nel corso del 2008/2009 ha subito una
riduzione del reddito da lavoro o la perdita del lavoro per:
- licenziamento per riduzione personale
- scadenza del contratto a termine
- chiusura dell’azienda
- preavviso di licenziamento
- oppure una riduzione dell’orario di lavoro
Non può accedere al Fondo chi possiede più
di un immobile ed ha un patrimonio mobiliare (depositi, investimenti
ecc.) superiore ad euro 20.000 per nucleo familiare.
Per informazioni si può contattare lo sportello Direzione
Servizi sociali del Comune di Bergamo dal lunedì al
venerdì 9/12 tel. 035 399.880 (novembre 2009)
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